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Volare in alto, come fanno gli uccelli. È con questo sogno ad accendergli il sangue che ogni mattina il bambino si arrampica sulla cima del tetto di paglia e salta nel vuoto. Per stagliarsi, con lo slancio di un falco, sullo sfondo smagliante del cielo e dei monti Zagros, spina dorsale della terra tormentata che lo ha visto nascere. Sono i tempi della creazione del moderno Iran, e l'esercito dello scià è deciso a cancellare ogni traccia del popolo a cui il bambino appartiene. Strappato al seno caldo e alle canzoni della sua mamma, ora lui deve crescere in fretta, andare incontro alla battaglia che sterminerà la sua gente. E diventare Reza Khurdi, orfano di ogni cosa, soldato del nuovo Paese e persecutore del suo stesso popolo. Perché Reza ha la guerra dentro: per metà figlio dell'Iran e per metà curdo fatto di roccia, stelle e cielo, è il nemico di se stesso, destinato a sognare per sempre il sogno impossibile di una casa.